La basilica e il complesso monastico di Santa Chiara (anche conosciuti come Monastero di Santa Chiara) furono edificati tra il 1310 e il 1340, su un complesso termale romano del I secolo d.C., per volere di Roberto d'Angiò e della regina Sancha d'Aragona, nei pressi della cinta muraria occidentale, a Napoli. È la più grande basilica gotica della città.
Originariamente costruita in forme gotiche provenzali, tra il XVII e il XVIII secolo venne ampiamente ristrutturata in forme barocche da Domenico Antonio Vaccaro.
Durante la seconda guerra mondiale un bombardamento degli Alleati del 4 agosto 1943 provocò un incendio durato quasi due giorni e distrusse la chiesa quasi interamente. Nell’ottobre 1944 Padre Gaudenzio Dell'Aja fu nominato “Rappresentante dell'Ordine dei Frati Minori per i lavori di ricostruzione della Basilica”, alla cui ricostruzione partecipò in prima persona. In seguito venne riportata al presunto e spoglio aspetto originario da un massiccio e discusso restauro conclusosi nel 1953.
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